martedì 11 febbraio 2014

Retrogaming: Resident Evil

Correva l'anno 1996 quando i giapponesi della Capcom pubblicarono un gioco che fece la storia dei survival horror. Uscito precedentemente sul mercato nipponico il 22 marzo dello stesso anno sotto il nome di Biohazard, per via di problemi legati al copyright, dovette cambiar nome al momento dell'uscita sui territori occidentali. Infatti l'omonima band heavy metal americana possedeva tali diritti, e quindi gli sviluppatori dovettero ribattezzare il gioco col nome che tutti conoscono, ovvero Resident Evil.

Questo titolo, a detta degli sviluppatori, è stato il capostipite del genere dei survival horror, e per molti aspetti, nonostante prima ne fossero usciti altri come, Alone in the Dark e Sweet Home, non si può dire errata tale affermazione, anzi. Resident Evil è stato il primo gioco della storia a proporre un tasso di violenza che non si era mai visto prima. Anche l'atmosfera, ispirata dai classici film di Romero, è molto pesante e sottolinea la paura verso i non morti e le deformi mostruosità delle letali creature in cui ci si imbatteranno i protagonisti.

La grafica prerendizzata (e quindi statica) era realistica per l'epoca, e dava un ottimo senso di immedesimazione al giocatore.

La trama racconta di una squadra appartenente alla S.T.A.R.S. (un'organizzazione anti terroristica), che sorvola la foresta di Racoon per investigare su degli strani omicidi avvenuti nei pressi dell'omonima città. Nel filmato introduttivo si nota questo team, chiamato Alpha, che stà cercando i colleghi della Bravo, di cui hanno perso i contatti. Poco dopo, la squadra atterra nei pressi di una villa vicino alle montagne Arklay, e un loro membro, Joseph Frost, viene attaccato da dei cani zombi. Il resto del team ripiega all'interno della magione, pensando di essere al sicuro, quando invece scopriranno che essa è solo una facciata, la quale nasconde gli orrori dei laboratori segreti della società biotecnologica Umbrella Corporation. Come se non bastasse, è andato tutto fuori controllo, le creature infette si sono liberate e il personale è morto o è stato contagiato dal virus, trasformandosi in zombi.

Prima d'iniziare una partita si potrà scegliere tra due personaggi: Chris Redfield e Jill Valentine, di cui le storie saranno molto simili, ad eccezione di alcune scene d' intermezzo.

Successivamente all'edizione Playstation ne sono state fatte tante di conversioni, alcune censurate, per via dell'alto tasso di violenza, altre invece con aggiunte, tipo: nuovi costumi e visuali alternative. Una nota di riguardo va sicuramente alla versione per Nintendo GameCube, il quale non è altro che un remake del 2002 ma con molte aggiunte, come: nuove ambientazioni, nuovi dialoghi, e una grafica aggiornata alla generazione della console ospitante. Questo gioco ha dato anche il via alla saga omonima, che vanta numerosi titoli fino ad oggi.

Resident Evil ha fatto la storia, ed è un classico da non farsi sfuggire per tutti gli appassionati dei survival horror e dei giochi retrò.

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