sabato 22 marzo 2014

Retrogaming: Gran Turismo


Gran Turismo: The Real Driving Simulator è stato il primo simulatore di guida sviluppato da Poliphony Digital e distribuito da Sony Computer Entertainment in esclusiva Playstation nel 1998 sul suolo europeo.

Questo gioco era strutturato in due modalità: arcade e gran turismo.
Nel primo, il più classico, si poteva scegliere una vettura tra quelle a disposizione, riprodotte fedelmente; il tracciato, tra gli undici disponibili e la difficoltà degli avversari. Inoltre era anche possibile sfidare gli amici in gare split screen.
Il secondo era molto più complesso, il giocatore impersonava un pilota alle prime armi che con un budget limitato doveva fare carriera vincendo premi, sbloccando patenti e guadagnando soldi; questi ultimi di vitale importanza per l'acquisto di potenziamenti o di auto di livello superiore.

I motivi che stanno dietro al grande successo di questo titolo sono vari e tra i più importanti ricordiamo: un parco macchine che vanta oltre 290 vetture di vario tipo, dalle più comuni alle supercar; comportamento realistico delle auto; set up completo e dettagliato di ogni macchina; grafica realista per l'epoca; replay in stile televisivo; e supporto per il controller dualshock, dotato di cursori analogici e vibrazione.

Gran Turismo, conosciuto anche come GT, ha sempre accompagnato le console di casa Sony con vari seguiti nel corso degli anni, a testimoniare un brand di qualità che gli appassionati di giochi di corse non possono farsi mancare.

sabato 15 marzo 2014

Retrogaming: Metroid

Siamo nel 1988 e il NES (Nintendo Entertainment System) vede giungere in Europa Metroid. Questo gioco, sviluppato e pubblicato da Nintendo stesso, aveva come particolarità la libera esplorazione; infatti il protagonista poteva spostarsi tra diverse stanze, senza esser costretto a dover fare un percorso obbligato.

La storia narra di una cacciatrice di taglie, Samus Aran, mandata dalla Federazione Galattica a combattere i pirati spaziali su un pianeta di nome Zebes. Questi ultimi stanno facendo degli esperimenti bellici su delle forme di vita aliene (simili a meduse) chiamate “Metroid”, le quali hanno la capacità di attaccarsi alla testa della vittima risucchiandone energia vitale. Una volta atterrata, la protagonista dovrà affrontare numerosi nemici e scoprire i misteri che si celano in questo pianeta.

Il titolo sostanzialmente è un plattform a scorrimento, con districati livelli, che daranno la possibilità di finirlo attraversando percorsi differenti. Inoltre, sparsi nella mappa sono presenti numerosi potenziamenti che aiuteranno Samus nella sua avventura, spingendo ulteriormente il giocatore all'esplorazione.

Altra particolarità era la mancanza di supporto salvataggi, ed anche dei checkpoint, infatti se si moriva, l'unico modo per riprendere da un determinato punto era inserire dei codici.

Graficamente era ben fatto, con livelli 2D dettagliati e numerosi avversari alieni e non.

Il sonoro era buono per lo standard di quel periodo.

Metroid è stato un ottimo gioco per l'epoca da cui sono stati sviluppati tanti successori, a testimonianza del suo successo all'interno del brand Nintendo.

sabato 8 marzo 2014

Retrogaming: The Need For Speed

Oggi parleremo di “The Need For Speed”; questo è il nome completo del primo gioco di una delle serie più prolifiche della storia dei videogiochi di corse automobilistiche. Sviluppato da Electronic Arts, fu immesso inizialmente sul mercato nel 1994 per il 3DO (una particolare console che poteva interagire col PC), successivamente per MS-DOS (1995), e l'anno seguente anche per PlayStation e Sega Saturn.

La particolarità di questo gioco era la ricerca della simulazione, infatti gli sviluppatori collaborarono con il team della rivista automobilistica Road & Track. Questo risultato fù raggiunto appieno, realizzando un titolo pionieristico sotto questo aspetto.

La guida è stata molto curata, era presente anche la visuale interna dal cruscotto e la vettura si comportava in modo realistico alle sollecitazioni.

Anche il rombo dei motori era fatto molto bene e si notavano le differenze tra le diverse supercar.

Il gioco si svolgeva in 5 tracciati, e durante le gare su strada era presente anche la polizia che infastidiva il giocatore cercando di farlo fermare per fagli una multa o arrestarlo, decretando così il game over.

Altra novità fù il menu in cui erano presenti delle schermate dettagliate delle varie vetture a disposizione.

Need For Speed ha dato il via ad una delle saghe più popolari e vendute della storia dei videogiochi di corse, al tal punto che è stato realizzato un adattamento cinematografico, previsto a Marzo 2014 nelle migliori sale italiane.

sabato 1 marzo 2014

Retrogaming: Battletoads & Double Dragon

Siamo nel 1993 e per il NES (Nintendo Entertainment System) esce un'interessante titolo crossover di nome Battletoads & Double Dragon: The Ultimate Team. Questo gioco, sviluppato dalla Rare e pubblicato dalla Tradewest, ebbe un discreto successo a tal punto che la rivista Nintendo Power lo classificò al secondo posto come miglior gioco dell'anno; infatti, successivamente vennero fatte delle conversioni anche per Sega Mega Drive/Genesis, Super NES e Game Boy.

Come suggerisce il nome, la storia mette insieme i personaggi buoni e quelli cattivi dei due titoli; infatti è ambientata in un mondo minacciato dalla Dark Queen (da Battletoads) che si allea con gli Shadow Warriors (Double Dragon) per conquistare la terra e l'intero universo. I toads Zitz, Pimple e Rash, hanno bisogno di aiuto, e lo chiedono ai gemelli Billy e Jimmy, esperti di arti marziali. Una volta riunito il team, essi devono assaltare una navicella spaziale, chiamata Colossus, dove i cattivi di turno saranno pronti a dagli un “calda” accoglienza.

Il gioco è strutturato in sette livelli, ognuno pieno di nemici e boss da sconfiggere a suon di pugni, calci e armi raccolte.

La caratteristica particolare di questo gioco è stata la modalità a due giocatori, sia cooperativa che competitiva; entrambe erano accomunate dallo scopo di superare i vari livelli per avanzare nel gioco, con la differenza che nella seconda era anche possibile colpirsi a vicenda. Altra particolarità fù, che se un giocatore esauriva tutte le vite, anche l'altro sopravvissuto doveva riiniziare il livello daccapo, quindi penalizzandolo.

La grafica è la tipica dei picchiaduro a scorrimento vecchio stile, i colori sono vivaci e le animazioni sono buone per l'epoca.

Il comparto sonoro era ottimo, e il sottofondo musicale dava la giusta carica.

In conclusione si può dire che Battletoads & Double Dragon è stato un ottimo gioco per il suo genere, il quale era riuscito a mettere insieme in modo credibile i personaggi di due brand diversi, tanto che nel 2008 è entrato nella Top 11 dei videogiochi Crossovers secondo la UGO Networks.